Siamo guerra, cari miei.
Una guerra silenziosa, spirituale.
Un avversario invisibile, un cattivo che si esprime con parole nuove, liquide, senza sangue.
Spirituale, dicevamo. Cosa è lo spirito quando non è occupato dai santi ?
Oggi una piccola luce. Igor Sibaldi è con noi come una sveglia mattutina o una notte liberatoria ci parla in una lingua che comprendo e condivido.
“Il passato che non vuole passare
è simile a un drago che aggredisce ogni giorno la nostra esistenza,
pretendendo sacrifici umani
– perché non può vivere, se non divora altre vite.
E l’io spesso obbedisce, quasi senza accorgersene:
al drago di un vecchio amore che l’ha deluso
dà da sbranare un amore nuovo;
al drago del cattivo rapporto della figlia col padre
lei dà in pasto il marito;
al drago di una sconfitta subìta in gioventù
vengono sacrificate una dopo l’altra le occasioni di successo
che la vita continua a produrre.
Così i draghi psichici prosperano, dominano.
Ma ogni volta che te ne accorgi vengono polverizzati,
come i vampiri dalla luce del sole.
Poi bisogna solo guardar bene che non si riformino.
Non ci vuole tanto”
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