Chi esige non fa altro che sancire i limiti del mondo limitato; ne riconosce i capi e i valori e ne accetta i contorni.Chi fa, invece, si spinge oltre, trasvaluta i valori, disconosce il ruolo normativo del potere e accetta la chiamata del futuro. In una parola, osa.
Rivoluzionari ma con calma è una interessante provocazione di Ugo Fagioli . La canzone gira bene, è pop, riverberata quanto basta, ma sopratutto il giro di basso è potente. ripetitivo com il respiro ,basso.
Una lenta rivoluzione. Credo che il silenzio che sento oggi, l’imbarazzo e lo schifo diffuso dai media di potere e la mia gran voglia di disconnettersi.
Disconect. intanto.
per accordarci, invece, ritengo prezioso questo contenuto degli amici Lupi e contadini.
L’argomento. L’importanza dei simboli, arcaici, tipici. Archetipi (eccolo qua!)
Il mio semplice pensiero è che l’utilizzo di “altre” metriche linguistiche per descrivere un fenomeno, sia ancora un tabù.
È come se si volesse, vuole, sancire la “verità” attraverso un linguaggio che accomuna e che non mette in discussione.Si fa materia proprio quel paradosso che nega, dopo averla tanto attesa, l’esistenza di un Dio, o dello spirito o chiamatelo come volete, quando finalmente si manifesta!
La questione è che la simbologia è forse fin troppo forte. Si aspetta il DPCM della domenica, c’è un acquasantiera per entrare in qualunque attività commerciale, tra poco al posto del battesimo ci sarà la vaccinazione e la microchippazione per fare parte della società, direi che tutti i simboli sono stati traslati a favore della nuova religione, come per altro lo stesso cattolicesimo aveva fatto con le tradizioni più antiche.
“La cosa migliore che si possa fare quando piove è lasciare che piova”, ha scritto H. W. Longfellow. Siamo abili nel ricordarcelo quando c’è il sole o quando siamo al calduccio in casa a bere cioccolata calda, ma malediciamo la pioggia quando ci si è rotto l’ombrello, l’autobus non passa, si rompono le buste della spesa, ci bagniamo dalla testa ai piedi.
Ci lamentiamo, disperdiamo le energie nel dire che quella cosa è ingiusta, che dovrebbe smetterla di piovere, almeno per il tempo necessario per tornare a casa. Eppure che piova – che la vita non fili via liscia – è naturale, è nell’ordine delle cose, e forse è anche necessario per un qualche equilibrio delle forze celesti che non conosciamo.
Eppure non c’è verso, continuiamo a desiderare il controllo di ogni cosa, anche se sappiamo che non lo avremo mai, che ci sono cose incontrollabili o che non si possono modificare. Forse l’unica via è impararlo un poco alla volta, e imparare dall’esperienza che la pioggia non è un evento negativo, solo naturale, e che pensare che dovrebbe smettere solo per permettere a noi di tornare a casa è la misura del nostro infinito narcisismo. Lascia che piova. E lasciati piovere.
250 anni fa a Stoccarda nasceva Hegel. Lo voglio ricordare con queste sue parole: “Prima condizione della filosofia è possedere il coraggio della verità, la fede nella potenza dello spirito” (dal discorso inaugurale delle Lezioni sulla storia della filosofia, 28 ottobre 1816)
Una mia ex che aveva tendenze a tradire il partner mi ha accusato di tradimento poco prima di tradirmi. (Cit)
Qui lo stimolo di riflessione ufficiale
Jung
⭕ Che cos’è il meccanismo di PROIEZIONE ?
«Di solito la nostra indignazione per il comportamento degli altri riguarda un aspetto irrisolto del nostro io.»
Così ci scrive la psicoterapeuta junghiana Debbie Ford. Continua Jung affermando:
«Tutto ciò che ci irrita negli altri, può portarci a capire noi stessi»
Jung definì la proiezione come un trasferimento inconscio, cioè inconsapevole e non intenzionale, di elementi psichici soggettivi su un oggetto esterno.
È un trasferimento involontario del nostro comportamento inconscio sugli altri, in modo da farci credere che queste qualità in realtà appartengano ad altre persone.
Quando siamo ansiosi riguardo alle nostre emozioni o ai lati inaccettabili della nostra personalità, per un meccanismo di difesa attribuiamo queste qualità agli oggetti esterni e agli altri.
🖋️ “ Ma, tra le anime in progresso di sviluppo, tutti gli amori e tutte le amicizie sono momentanee. «Mi amate» significa: «Voi vedete la medesima verità?» Se è si, noi siamo felici della stessa felicità; ma ben presto riusciamo a percepire un’altra verità ed ecco che il divorzio si produce e nessun nodo esiste in natura che possa legarci. ”
“È facile, nel mondo, vivere secondo l’opinione del mondo; è facile, in solitudine, vivere secondo noi stessi; ma l’uomo grande è colui che in mezzo alla folla conserva con perfetta serenità l’indipendenza della solitudine.”
«Nasciamo, per così dire, provvisoriamente, da qualche parte; soltanto a poco a poco andiamo componendo in noi il luogo della nostra origine, per nascervi dopo, e ogni giorno più definitivamente.»
La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi. La curiosità esiste per ragioni proprie. Non si può fare a meno di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita, la meravigliosa struttura della realtà. Basta cercare ogni giorno di capire un po' il mistero. Non perdere mai una sacra curiosità. ( Albert Einstein )